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"Cantarelli, musica sul senso della vita.
Dal pop alle composizioni sacre per accompagnare
il viaggio di un bambino tra le macerie del mondo"

ALSENO - Una voce e una chitarra, un coro e un'orchestra, musiche e poesie che hanno toccato le profondità del cuore e dell'anima degli ascoltatori. Il concerto di Beppe Cantarelli e dei suoi musicisti, che l'Abbazia di Chiaravalle della Colomba di Alseno ha ospitato l'altra sera grazie al sostegno di varie organizzazioni tra cui il Comune, la Comunità Monastica di Chiaravalle e la compagnia di produzione Shiva Diva Music di Los Angeles (con ricavato destinato all'Associazione del bambino cardiopatico di Piacenza) è stata una bellissima serata di musica e di poesia. Ma soprattutto, è stata un'occasione per riflettere. Una riflessione sul senso della vita e sulle brutture del mondo e sullo spazio, sempre più ridotto, che il cuore dell'uomo moderno riserva a Dio. Del resto, lo stesso Cantarelli lo aveva detto in apertura: "Questa sera bisogna solo sedersi e ascoltare". Ascoltare e pensare, aggiungiamo noi, al presente e al futuro della società umana e a tutti i mali che la affliggono, dalla violenza alla solitudine, dalle guerre alle povertà di ogni tipo. Quando l'Anima Canta La Libertà E Le Stelle Stanno A Guardare, concerto ideato e interpretato dal celebre cantautore, compositore e arrangiatore che dalla natìa Busseto è arrivato a toccare le vette della musica pop internazionale collaborando con artisti del calibro di Aretha Franklin, Mariah Carey e Joe Cocker (solo per citarne alcuni) è stato una sorta di "oratorio in chiave moderna" che abbracciando una molteplicità di stili musicali (classico, pop, rock, blues, soul e jazz) grazie all'apporto di Maurizio Sesenna (voce recitante), dei vocalist Paola Carra e Cassius Verucchi, di Patrizia Merciari all'accordion e del gruppo vocale quadrifonico e dell'orchestra d'archi Stradivarius diretti da Stefano Ghisoni, Patrizia Tombolato e Angelo Rubini, ha proposto una storia tanto semplice quanto emozionante, nella quale i testi scritti dallo stesso Cantarelli e da monsignor Angelo Busi (presente tra il pubblico) che narrano il viaggio di un bambino fra le "macerie" di un'umanità talmente insensibile che non sa più nemmeno sognare, hanno cucito assieme le bellissime canzoni proposte dalla voce solista, chitarra acustica e... fischio di Cantarelli che si è avvalso della collaborazione di Patrizia Merciari all'accordion e dei vocalist Paola Carra e Cassius Verucchi (Dance with me, Bluesy mother Madonna's blues, la dolcissima My Tres Jolie Silvie, Fammi cantare con gli angeli, una bella versione jazz di Summertime di Gershwin e We'll Always Be Free) con gli emozionanti brani composti in stile classico da Cantarelli e affidati alle belle voci e agli strumentisti dello "Stradivarius": Sanctus, Magnificat, Kyrie, Ave Maria, per citare alcuni movimenti. Ma lo spettacolo ideato dal cantautore bussetano è stata anche una "denuncia con amore", per usare le sue parole, "una denuncia della palese decadenza della nostra società fatta però con intenti positivi, per suscitare riflessioni e smuovere le coscienze". "Diceva Sant'Agostino - ci ha suggerito a fine concerto Cantarelli - che chi canta prega due volte. Ebbene, con questo concerto ho voluto fondere insieme musica e poesia, per poter emozionare due volte chi l'ascolta, come se lanciassi due frecce contemporaneamente". E certamente, a giudicare dal successo riscosso dalla performance degli interpreti, Cantarelli e i suoi musicisti hanno fatto centro, meritandosi la standing ovation che il foltissimo pubblico intervenuto gli ha tributato alla fine del concerto. Anche se, Cantarelli ci perdonerà se lo correggiamo, le emozioni regalate sono state tre: musica, poesia e la straordinaria prestazione di questo straordinario artista.
Dalla "Libertà"
30 Settembre 2008
A cura di Mauo Bardelli
Pagina della Cultura e degli Spettacoli
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