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"Beppe Cantarelli sings the value of freedom"

Un concerto coinvolgente e speciale: Beppe Cantarelli & Friend - quando l'anima canta la libertà. A conclusione della Fiera del Fungo, Borgotaro ha offerto una serata con una piacevole sorpresa. A sorprendere è stata la musica, proposta non solo, ovviamente, come ascolto, ma anche come strumento di ricerca di libertà, bene prezioso e purtroppo anche sempre a rischio. Così Beppe Cantarelli, eccellente cantante, chitarrista ed arrangiatore, mettendo a frutto la sua trentennale esperienza, ha offerto un saggio di quello che la musica può offrire, quando è semplicemente espressione dell'animo umano. Le composizioni di Cantarelli scaturiscono, indubbiamente, da una ricerca interiore, ma non si limitano ad appagare il gusto "colto" degli intenditori. Per una magia della musica, per la forza dei testi e, forse, per essere capace di interpretare il sentire attuale dell'uomo contemporaneo, riescono magicamente a "bucare l'anima" degli ascoltatori e a creare in clima di profonda attenzione. Il riferimento della serata è stato, inevitabilmente a quegli uomini, che, nelle piantagioni di cotone, cantavano, perchè sognavano la libertà...Ed è proprio sognando la libertà, che hanno rivoluzionato quella che poi diventerà, fino ai giorni nostri, ciò che consideriamo la musica occidentale, arrivando a parlare di "soul music", musica dell' anima. L'appuntamento di Borgotaro, nel tendone allestito in viale Bottego, si è dunque presentato "inedito". Anche per la formazioni musicale: dagli States, è arrivato Tollak Ollestad, grande solista di armonica a bocca, Luciano Girardengo, al violoncello, Tony Corizia, al basso, Patrizio Borlenghi, al vibrafono. In scena, anche l'attrice di teatro Simona Gaucia Gaslini (moglie del grande artista del Jazz Giorgio Gaslini) la quale, insieme a monsignor Busi (amico di Cantarelli), ha offerto al pubblico stimolanti riflessioni, proposte ad alta voce. E poi due ragazze, di 9 e 13 anni, Jennifer e Deborah Cavanna, hanno messo in scena danze e coreografie, inventate sa loro "per raccontare - hanno spiegato - come il desiderio di libertà prenda forma nella nostra vita quotidiana". Il titolo della serata racchiudeva, in sintesi, le motivazioni degli organizzatori. "Quando l'anima canta la libertà". La kermesse dedicata al prezioso prodotto del sottobosco non ha voluto dunque essere solo un semplice evento gastronomico. "Ben di più - hanno detto gli organizzatori - cerchiamo una nuova qualità della vita, viste le molte difficoltà che la società ci manifesta, sotto forma di disagi e violenze che riempiono cronache.
Dalla "Gazzetta di Parma"
17 Settembre 2007
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