Ho conosciuto
Beppe Cantarelli quando aveva circa 13 anni, durante una vacanza in montagna. Il ragazzo dimostrava una personalità vivace ed estrosa ed una grande passione per la musica; cose - si dirà tipiche della sua età. Ne ho poi sentito parlare negli anni più recenti per le sue composizioni musicali, eseguite diverse volte nel Concerto di Natale in Collegiata a Busseto. Qualche giorno fa, me lo sono rivisto davanti quasi all'improvviso; un saluto più che cordiale nel nostro dialetto (segno che le radici non si perdono mai!), un fraterno abbraccio... e qualche inevitabile ricordo. - Sembra che gli anni quasi non siano passati. Ma oggi Beppe Cantarelli è un musicista di primo piano, celebre in America e fra noi, compositore di brani che hanno superato i 20 milioni di Cd venduti, cantati da stelle del canto mondiale. Cantarelli è stato incaricato quest'anno di coordinare i canti che verranno eseguiti a Roma (Tor Vergata) da oltre un milione e mezzo di giovani per la Giornata Mondiale della Gioventù. Grande rilievo avrà l'esecuzione del
"Magnificat" da lui composto e già presentato al Papa lo scorso Natale in Vaticano con un coro multietnico di oltre 200 elementi. In un breve dialogo dopo la manifestazione di sabato 22 luglio, Beppe Cantarelli - che ha aperto l'incontro cantando - accompagnandosi con il pianoforte - uno splendido brano iniziale ("Noi siamo i semi del domani") composto per
Aretha Franklin, mi manifestava la sua grande soddisfazione e la sorpresa per la perfezione tecnica con cui tutto è stato organizzato, e la gioia di poter essere, anche se per poco, fra la sua gente, che gli ha manifestato il più vivo apprezzamento con calorosi e ripetuti applausi