INTERVISTA AL MAESTRO BEPPE CANTARELLI
di Marco Ferrari
(Carpaneto Piacentino, 14 Maggio 2005)

1. Come è nata la tua passione per la musica?

Già da quando avevo 5-6 anni, cantavo nel coro della cattedrale di Busseto, con cui siamo andati
a cantare messa gregoriana in Vaticano durante il Concilio Vaticano Ecumenico II, durante il
pontificato di Paolo VI. Da lì è nata la mia passione per la musica, poi ho continuato pur seguendo
altri studi... assieme al conservatorio per prima il liceo classico a Cremona, poi mi sono iscritto a
legge perchè, non essendoci l'obbligo della frequenza, potevo fare il conservatorio che era di fronte
all'università di Parma. Poi ho interrotto definitivamente la mia carriera accademica e ho continuato
con la musica a tempo pieno.

2. Il successo l'hai avuto dopo, ma la tua carriera come è iniziata?

Ho avuto diverse bands, abbiamo fatto "Un disco per l'estate", allora c'era "Alto gradimento" con Arbore e
Boncompagni, una trasmissione molto importante a quei tempi, parlando degli anni '70. Dopo sono andato
ad abitare a Milano e ho cominciato a incidere...allora il giro delle incisioni era una cosa forse più...
non vorrei essere polemico però ormai adesso è diventato un po' tutto... si è un po' sfracellato tutto
l'ambiente... prima c'era forse più professionalità da una parte, forse meno libertà dall'altra; però anche
più professionalità. A Milano facendo incisioni ho conosciuto Mina ed è stato con lei che ho fatto i primi grossi
successi da lì dopo è iniziato un po' tutto.

3. Oltre a questi successi, hai avuto anche la possibilità di partecipare a un concerto durante
l'apertura del Giubileo..se non sbaglio..


Sì, quando io ho fondato questo coro, il Millennium Choir's che è iniziato a Los Angeles, dove erano tutti coristi
delle sale d'incisione che venivano a cantare perchè avevano sentito di questa musica che io facevo,un po'...
diciamo alternativa e gli era piaciuta molto. Loro venivano anche perchè era un bell'esercizio cantare in coro,
e son venuti molti coristi, anche gente tipo Garret, la cantante di Quincy Jones e Miles Davis insomma c'erano dei
bei personaggi da sala incisione che venivano un po' perchè mi conoscevano, un po' perchè apprezzavano
la musica e dopo da lì la cosa si è un po' allargata, nel senso che ha preso piede, è piaciuta e insomma, sta di fatto
che ci hanno invitato in Vaticano il giorno di Natale del '99, quando c'era il Giubileo, l'apertura delle Porte Sante,
perchè il Millennium Choir's è un coro multietnico e multi confessionale, c'è gente di tutte le religioni e tutte
le razze e quindi senza volerlo noi rappresentavamo il messaggio che il Vaticano, il Papa e la Chiesa Cattolica
voleva mandare nel mondo per il Giubileo, tutte le religioni, tutte le razze mano nella mano sotto le Porte Sante.
Quindi ci hanno invitato come coro ufficiale il giorno di Natale e lì abbiamo fatto la prima del Magnificat,
il brano che hai sentito questa sera in chiusura...Ho deciso di chiudere questo Canto della Passione con il
Magnificat per chiudere il cerchio... è tornato tutto da dove era partito. Poi 8 mesi dopo, alla Giornata
Mondiale della Gioventù a Torvergata, abbiamo cantato ancora il Magnificat e lì c'era un coro...in Vaticano
il giorno di Natale eravamo in quasi 200, a Torvergata eravamo in 300, 289 per l'esattezza, tanti ragazzi...
c'era anche Orietta Berti nel coro!

4. Domanda esterna.... Di quanti elementi è composto il coro?

Adesso come adesso se dovessimo fare un censimento siamo più di mille tra qua e Los Angeles, però non
abbiamo ancora cantato tutti assieme anche perchè ci vuole anche un posto grosso...infatti il mio sogno è, visto
che si chiama Millennium Choir, trovarsi tutti e mille un giorno. 300 soprani, 300 contralti, 200 bassi
e 200 tenori... mi piacerebbe dirigerlo questo coro... infatti sto cercando di organizzare tutto ciò in Vaticano,
uno dei pochi posti dove aldilà dell'acustica, c'è un palcoscenico che lo permette, dove stanno 1000 persone.

5. L'esperienza di stasera a Carpaneto come è stata?

A Carpaneto non c'ero mai stato, mi son trovato molto bene, c'era una grande attenzione; poi, essendo
la chiesa non troppo grande e cantando senza microfono, c'è un buon ritorno, e anche un'intimità
quasi da salotto, che è bello per questo tipo di musica...un concerto con l'orchestra richiederebbe
sicuramente un posto un po' più largo.

6. Domada del maestro Pancini...
La contaminazione del jazz che metti nei tuoi brani sicuramente li hai fatti tuoi tramite uno studio...


Io faccio così: uso le due pietre migliari perchè tutta la musica occidentale viene da quelle due scuole di
musica, tutto, compreso il rap se vogliamo considerarlo musica, arriva tutto da quelle due scuole...allora
cosa faccio, in alcuni pezzi jazz mi piace ampliare con dei momenti di armonizzazione classica e viceversa.
Però, per esempio, in tutta la messa che ho scritto, nel Magnificat e in altri brani diciamo classico crossover,
cerco di restare rigorosamente all'interno di quei canoni e vedere, attraverso l'esperienza che ho fatto io
come musicista contemporaneo, cosa viene fuori...interessante, può darsi che venga fuori uno stile mio
come mi è stato già detto, spero che sia vero...

7. Un'ultima domanda non proprio inerente...
un consiglio per un giovane che vuole intraprendere una vita da musicista...


Posso dare un consiglio artistico...se avessi un figlio che vuol far della musica gli metterei davanti certi
fatti, insomma è un mestieraccio...ci sono 3.000.000 o non so quante richieste di lavoro e i posti di lavoro
son pochissimi, tuttavia... dal punto di vista artistico, l'unico consiglio che ti posso dare è di fare la
musica che ti piace veramente, perchè già è difficile fare quella bene, se poi devi fare della musica che
non ti interessa ho dei dubbi che ti venga.