TELL ME THERE'S A WAY
( Audio audio -  Liriche  liriche  )


Devo confessare che questa specie di intervista è praticamente una risposta ad una delle richieste che mi arrivano più spesso non "al" mio sito ma bensì  "dal"  mio sito direttamente!!!! Questo dovuto al fatto che chi mi stà "tampinando" da tempo, "inesorabilmente-come-un-instancabile-rullo-compressore-a-energia-atomica", è la mia manager di produzione per l'Italia, nonchè la bravissima webmistress responsabile del sito che state visitando, e cioè la signorina Elena Gavazzi!!! Quindi imposto il tutto iniziando con un...

Cara Elena,
Ho scritto questo brano "TELL ME THERE'S A WAY" quando ero autore in esclusiva con la Screengems-Colgems-EMI nel lontano 1983/84. Allora collaboravo spesso con Roy Freeland, lo stesso paroliere con cui scrissi "Another Night" per Aretha Franklin (Roy era allora anche co-produttore con Gino Vannelli dei dischi che il famoso cantante italo-canadese stava producendo in quegli anni). Mi ricordo che il direttore artistico della EMI Publishing con cui appunto collaboravo, Tom Sturges, come mi sentì "cantare" questo brano (ho messo fra virgolette il verbo "cantare" perchè, dal momento che non cantavo un testo scritto vero e proprio ma bensì parole senza senso in un cosiddetto "inglese-made-in-Taiwan"...o come si diceva in Italia, perlomeno una ventina d'anni fà, un "inglese-maccheronico-alla-Celentano"), chiamò come già fece per un'altra canzone mia in precedenza ("Another Night") Roy Freeland per chiedergli appunto di scrivere delle liriche su questa mia linea melodica accompagnata da un ritmo e da un "sound" che stavano letteralmente iniziando a spopolare in America in quel periodo.

A differenza di "Another Night", dove nel marasma di parole inglesi senza senso almeno cantavo quello che poi diventò il titolo e cioè "Another Night...without you, etc...", in questo brano onestamente, dopo vent'anni, non mi ricordo cosa cantassi nel mio inglese "estremamente improvvisato"!!!

Mi ricordo però che quando scrissi questa canzone, perlomeno la parte musicale che in questo caso come per "Another Night" nacque prima delle liriche, mi immaginavo un'Artista come Tina Turner che lo cantasse. Avevo insomma in mente un mondo che allora era appena iniziato ad imperversare negli Stati Uniti appunto con Tina Turner stessa, Aretha Franklin, Patty LaBelle, Earth Wind & Fire ed altri cantanti e gruppi di colore e non (Annie Lennox & Eurythmics, Madonna, Darryl Hall & John Oates, Mike Sembello, e lo stesso Michael Jackson con brani di "rottura" tipo "Beat It", "Billy Jean", etc.) che però non cantavano quello che allora veniva definito come "R&B" puro, e cioè quello che la maggioranza di cantanti di colore cantava, ma bensì una fusion molto accattivante, chiamata "rock & soul" e che, come il nome stesso dice, era una forma di rock, quindi con la timbrica e l'aggressività dei suoni che contraddistinguono questo genere, però con una base ritmica "negroide", e cioè con molto "groove" come si dice in gergo, e che avendo un sapore "R&B", dovuto sia al tipo di ritmo che al fatto che erano spesso cantanti di colore a farlo o cantanti "bianchi" che però cantavano in quello stile, veniva classificato appunto come componente "soul". Questo genere "rock & soul" veniva spesso anche chiamato in slang "rock top - black bottom", che se vogliamo è ancora più esplicito e dice ancora più direttamente quello che ho appena espresso e cioè "rock-al-piano-di-sopra-e-negro-al-piano-di-sotto" ("rock-up-stairs-and-black-down-stairs") oppure, per essere ancora più "letterali" e fedeli al 100% all'eufemismo forse un po' volgare e senz'altro un po' razzista per tradizione e retaggio dello slang americano, "tette rock - culo negro" dove la parola "rock" è anche eufemismo, nel caso specifico, per "tette bianche..etc." (...e a questo punto la scelta è vostra!!!!)


E, adesso che ci penso, fù proprio un mio carissimo amico, Gerd Muller (il Vice Presidente Direttore Artistico e Direttore delle Acquisizioni alla EMI Publishing) che "coniò" questa terminologia "spicciola"!!! In pochissimo tempo cominciai a sentirla in giro per Los Angeles e a New York, fra editori, autori, compositori, produttori discografici e case discografiche...mentre la versione "rock-al-piano-di-sopra-e-negro-al-piano-di-sotto" ("rock-up-stairs-and-black-down-stairs") diventò e...rimase la "versione-di-Beppe-Cantarelli" per amici e stretti collaboratori, compreso lo stesso Gerd che ammise di aver senz'altro trovato la "ispirazione" per la sua definizione, diventata "più famosa", dalla mia definizione più da "Italiano-terra-terra-e-figlio-di-buona-mamma" come amava dirmi, specialmente quando giocavamo a calcio assieme!!!...e lui era tedesco mentre io, da buon Italiano, andavo fiero dei campionati mondiali che avevamo appena vinto nel '82 vincendo in finale proprio contro la Germania!!!

Ritornando al brano "TELL ME THERE'S A WAY" (dopo questa mia parentesi di "colore",cultura e...storia, di quel periodo), non appena terminai il provino con la voce del cantante Joe Turano, lo stesso che cantò anche il provino di "Another Night", mi ricordo che ricevevo numerose telefonate da Tom Sturges dicendomi che molti artisti che avevano sentito il brano volevano registrarlo (artisti famosi e artisti nuovi in cerca di un contratto discografico, etc.). Dovuto però al fatto che Don Grierson, che era allora il direttore artistico A&R della Capitol-EMI, la stessa compagnia discografica a cui era affiliata la Screengems-Colgems-EMI (che erano i miei editori) ed era responsabile per il grande ritorno di Tina Turner con l'ultra-famoso album "Private Dancer" nonchè di tutti i grandi successi degli inizi anni '80 alla Capitol-EMI, aveva espressamente richiesto e messo "on hold" il mio brano "TELL ME THERE'S A WAY" per uno dei suoi artisti alla Capitol, Joe Cocker, Tom Sturges mi disse che era intenzione della EMI di "tenere da parte" ("keep on hold") questo mio brano appunto per il nuovo album di Joe Cocker; album da cui fra l'altro erano stati richiesti diversi brani per il film che stavano girando allora e che poi diventò un grande successo in tutto il mondo "9 Settimane e Mezzo".

Mi ricordo come fosse ieri quando sentii al telefono Tom Sturges dirmi semplicemente: "Se non sei seduto, siediti perchè ti devo dire due cose: "TELL ME THERE'S A WAY"...(e poi una pausa di 3 o 4 secondi che sembrò interminabile...dopodichè) ...Joe Cocker".

Joe Cocker, dopo i Beatles e Jimi Hendrix, è sempre stato uno dei miei idoli e ringraziai Tom per avermi fatto sedere...altrimenti mi sarei senz'altro "fatto male"!!!!! Inutile dire che diedi "immediatamente" il mio consenso alla EMI di "tenere da parte" il brano per Cocker.

"TELL ME THERE'S A WAY" poi, dovuto ad alcune gravi carenze nella produzione che fu curata da un "tecnico-del-suono-improvvisato-produttore-perchè-aveva-appena-prodotto-l'album-multi-platino-del gruppo-ZZ-TOP" (tecnico del suono di cui mi rifiuto di menzionare il nome dal momento che fece praticamente uno "scempio" del famoso "groove" e del sopraccitato "rock & soul" - forse a quel punto, tanto per concederci un attimo di volgarità, il genere lo si poteva ribattezzare - grazie alla sua produzione - "rock & shit"!!!), come stavo dicendo, il brano non diventò parte dell'album di Joe Cocker ma (i casi della vita e il "music business" sono assai "imprevedibili") diventò lato B del singolo dello stesso artista "You Can Leave Your Hat On", il famoso brano parte della colonna sonora di "9 Settimane e Mezzo"...che in alcuni mercati come ad esempio gli Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Francia ed altri, vendette oltre un milione di copie e così, sempre come si suol dire in slang, "I bitched all the way to the bank"..."mi sono lamentato moltissimo...mentre però portavo i soldi in banca..." Certo che lo slang anglo-sassone può essere a volte molto pragmatico e diretto!!!

Sono comunque convinto che "TELL ME THERE'S A WAY" sia una canzone, come si suol dire in gergo, molto "forte" e che "cattura", e non mi meraviglierei se un domani un artista (nuovo e non) la "riscoprisse" e raggiungesse i vertici delle classifiche, come è successo per un altro brano mio che ha avuto un grandissimo successo commerciale, "I Still Believe". "I Still Believe" venne registrata e portata in classifica (top 5) da Brenda K. Starr nel lontano 1988/89; 10 anni dopo venne riproposta da Mariah Carey in un album che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo che si chiamava "#1's" (Numeri Uno) e dove il mio brano come singolo raggiunse il terzo posto nelle classifiche americane e si piazzò sia come singolo che come album nelle prime 5 posizioni in tutti i paesi del mondo (oltre 70) dove il disco uscì.

P.S.: il genere "rock & soul", nel caso non si fosse ancora "chiaramente" capito, è un genere musicale che sento moltissimo e che fin dai suoi "precursori" e "pionieri" come Jimi Hendrix mi ha sempre eccitato moltissimo; non a caso ho poi finito per registrare un album che si intitola "Blues, Rock & Soul" dove praticamente mi sono divertito un mondo con alcuni amici musicisti fra i più eccitanti e preparati al mondo: Vinnie Coaliuta & Gregg Bissonette alla batteria, John Patitucci, Alfonso Johnson & Rob McDonald al basso, Larry-"Earth Wind & Fire"-Dunn & John Baer alle tastiere, Steve Tavaglione ai sax & ewy, Larry David all'armonica & il coro gospel Pentecoastal Community Choir. In questo album, oltre che al "rock & soul", come si capisce dal titolo mi sono "regalato" anche un altro genere che secondo me si sposa benissimo con questi due e che amo moltissimo, e cioè il "blues". "TELL ME THERE'S A WAY" non fà parte di questo album "Blues, Rock & Soul" e...questo sento che mi darà il giusto incentivo, essendo stato il primo brano di questo genere che ho composto assieme ad "Another Night" che pure non fà parte di questo album, per registrare un giorno un "Blues, Rock & Soul - Parte II" e questa volta fare una versione tutta mia anche di questi due brani...senza "tecnici-del-suono-improvvisati-produttori" di mezzo!!!....e ti pregherei di non giudicarmi "arrogante" per questo...ma semplicemente "uno-che-ama-veramente-la-musica" ....giusto?!?!???

Love & music,
Beppe Cantarelli




COME NASCE UNA CANZONE